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I pensieri negativi sono l'ostacolo più grande per la tua crescita personale ed il successo nel Network Marketing.

Ecco cosa devi sapere per riconoscerli e combatterli.

Un terribile modo per sprecare energie è tormentarsi con i pensieri negativi. 

Stiamo lì a trascorrere ore, giornate, anni, piangendo per le nostre disgrazie e speriamo che col tempo le cose cambino da sole.

Il che è doppiamente sbagliato;

  1. perché non ci consideriamo responsabili e artefici del nostro presente;
  2. perché accettiamo di soffrire ancora per un tempo indefinito.

Conoscete sicuramente il detto "Siamo nati per soffrire!" 

Se sentire pronunciare questa frase da qualcuno, invitatelo a parlare per sè e dissociatevi dal suo stupido lamento.

C'è tutta una "cultura del dolore" che invita a pazientare, il che crea ancora più conflitti, dato che associa la pazienza (qualità delle persone tenaci) al dolore, che non produce nulla di positivo.

Riflettete un attimo:

se il dolore fosse una medicina, i terremoti, le guerre ed il carcere sarebbero dei paradisi da cui uscirebbero persone felici e realizzate. 

Ma evidentemente non succede questo, il che prova che il dolore non serve per educare le persone. 

Questo non significa che ne saremo esenti, ma se possiamo evitarlo è meglio, giusto? 

Che fare allora, quando un pensiero negativo ci tormenta, lo sopportiamo con "Santa pazienza" sperando che passi?

No, non avrebbe senso, un pensiero negativo va affrontato e disgregato sul nascere, perché non ha diritto di occupare la mente e di farvi perdere tempo, rischiando di diventare preda del "Vittimismo". 

Considerata la grande pericolosità dei pensieri negativi, bisognerebbe che ognuno di noi si preoccupasse di controllare il proprio pensiero come si fa per tutte le cose dannose.

I pensieri infatti, producono effetti anche all’insaputa di chi li formula che poi si lamenta per i danni che essi gli arrecano. 

Noi pensiamo che i nostri problemi dipendano da altri, mentre siamo noi stessi gli autori dei nostri mali, sia per le azioni compiute che ci ritornano indietro come un boomerang, che per quelle create con i nostri pensieri che si sono poi realizzate. 

Tutto quello che accade nella realtà è stato quindi, per la maggior parte dei casi, generato dalla mente. 

Chi è convinto di star male, sta male

Se sgombrasse la mente dalla convinzione di star male, si accorgerebbe di star bene.

Dobbiamo sorvegliare che non entrino in noi pensieri negativi e, se questo malauguratamente avviene, non permettere loro di fermarsi a lungo. 

Non appena ci rendiamo conto che stiamo pensando qualcosa di cattivo e distruttivo, dobbiamo eliminarlo senza esitazione.

I tuoi pensieri ti appartengono, e solo tu puoi decidere di  tenerteli, cambiarli, comunicarli o contemplarli.  

Nessun altro può entrare nella tua mente e avere dei tuoi pensieri, l’esperienza che ne hai tu.  

Chi li controlla sei tu, e del tuo ingegno puoi fare l’uso che vuoi.