Cos'è l'atteggiamento
L’atteggiamento
Tutto parte dal tipo di atteggiamento che assumiamo nei confronti del Network Marketing.
E l'atteggiamento da cosa parte?
Tutto ha un'origine. Un atteggiamento positivo o negativo parte dal tipo di pensiero che abbiamo elaborato in base alle nostre convinzioni riguardo questa attività, dal "perchè" l'abbiamo intrapresa e perchè no dalla nostra motiv-azione. (Il trattino non è un errore di battuta).
La motivazione infatti è il connubio tra motivo e azione.
Se tutto sommato "stiamo bene come stiamo" (quasi tutti dicono di voler migliorare, ma pochi sono disposti a mettere le azioni necessarie perchè questo avvenga), se la nostra autostima in questo momento è piuttosto bassa, se pensiamo che il Network Marketing sia un lavoretto di serie B da fare a tempo perso, tutto si rifletterà sull'atteggiamento che porteremo nel mondo esterno.
Possiamo tentare di barare con gli altri, ma non possiamo farlo con noi stessi.
Se abbiamo invece la "reale convinzione" che il Network Marketing possa davvero cambiare in meglio la qualità di vita delle persone, lo trasmetteremo inevitabilmente nei nostri colloqui di lavoro.
Se invece il nostro atteggiamento è della serie "Ci provo e vediamo che succede" e non abbiamo ben chiari quali sono gli obiettivi che ci prefiggiamo, partiamo con un atteggiamento perdente e i risultati saranno molto scarsi.
Se siamo realmente convinti che i nostri prodotti siano insuperabili, beh non avremo nessuna difficoltà a generare fatturati personali inimmaginabili, alla faccia della crisi e della paura di vendere.
L'atteggiamento non è frutto della finzione o di "falso entusiasmo".
E' davvero curioso che si pretenda di trasmettere entusiasmo senza aver nemmeno provato un prodotto o trascurando la formazione e l'apprendimento.
Quindi l'atteggiamento è un qualcosa che si deve avere da subito o non c'è niente da fare?
Se l'atteggiamento positivo è una caratteristica di partenza ovviamente è meglio, ma può essere coltivato giorno dopo giorno mettendo subito da parte dubbi e perplessità frutto di nostre "convinzioni" e sostituendole con azioni concrete.